Con l’annuncio ufficiale della vittoria di Sardegna Grand Hotel Terme nel concorso mondiale Skal Sustainable Tourism Award 2021 abbiamo rivolto alcune domande alla nostra socia Carmen Fioriti in merito al suo impegno per rendere sostenibile la sua azienda nel territorio dell’oristanese.
Quale pensi sia il tuo contributo nel rendere il mondo un posto migliore?
Da quando ha iniziato l’attività nel 2005 Sardegna Grand Hotel Terme è una delle più grandi aziende della provincia di Oristano, in una zona rurale pre-montana nel centro della Sardegna, benedetta dalla presenza di sorgenti termali.
La direzione aziendale è da sempre consapevole dell’impatto delle grandi aziende in ambienti fragili come Fordongianus, il paese di 700 persone dove si trova il resort. Per questo motivo, nel 2009 l’azienda ha adottato il sistema Balanced Scorecard (o Approccio Bilanciato) come strumento di gestione delle prestazioni, basato sulla misurazione dei risultati economici e finanziari, ma anche della soddisfazione degli utenti, dell’efficienza dei processi interni, e della crescita professionale dei dipendenti.
Nel 2010 abbiamo iniziato ad integrare tutti i processi informatici, tra cui la vendita diretta online, la gestione interna dei clienti, la contabilità e le risorse umane per diventare un’azienda “paperless”. Obiettivo raggiunto nel 2014.
Nel 2015 abbiamo ottenuto la certificazione Ecolabel UE, ed è stata pubblicata l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Entrambi questi eventi hanno portato a nuovi livelli la comprensione di come Sardegna Grand Hotel Terme interagisce con il suo ecosistema. Non solo l’impatto ambientale, ma anche le conseguenze sociali ed economiche a lungo termine dell’attività.
Questa consapevolezza ha guidato i nostri investimenti nella produzione di energia rinnovabile pulita. L’obiettivo è la completa autosufficienza energetica entro il 2022. L’abbondanza energetica, infatti, rende possibile il continuo incremento nel tempo dei servizi offerti ai clienti. Questo porta ad una crescita sana che da stabilità a lungo termine all’azienda e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, lavorano per essa.
Se dovessi scegliere un SDG come obiettivo principale, quale sarebbe e perché?
L’SDG 8,“Lavoro dignitoso e crescita economica”, probabilmente rappresenta al meglio tutto ciò che abbiamo fatto negli ultimi 16 anni.
Perché? Perché godiamo di una crescita economica sostenibile a lungo termine. Diversifichiamo, innoviamo e aggiorniamo per una migliore produttività economica. Le nostre politiche sostengono la creazione di posti di lavoro e la crescita territoriale. Miglioriamo l’efficienza delle risorse sia nel consumo che nella produzione. Generiamo occupazione a condizioni di lavoro eque e parità di diritti e retribuzione. Impieghiamo legalmente i giovani, forniamo istruzione e formazione. Proteggiamo i diritti dei lavoratori e offriamo ambienti di lavoro sicuri. Generiamo turismo sostenibile per la destinazione.
Questa è, dichiarazione dopo dichiarazione, gran parte della definizione dell’SDG 8.
Qual è l’impatto maggiore che la vostra azienda ha creato in relazione alla sostenibilità?
L’impatto più visibile è legato alla quantità di energia pulita che produciamo senza impronta di carbonio. L’attuale combinazione di sistemi di produzione geotermica e solare genera energia equivalente a 17.500 barili di petrolio all’anno. Questo risultato ci pone già in linea con quanto previsto dai piani nazionali di riduzione delle emissioni di CO2.
Personalmente, sono orgogliosa di aver contribuito nell’inversione di tendenza che vedeva il nostro paese di Fordongianus in una multi-decennale decrescita demografica mentre dal 2019 è di nuovo in crescita.
Fordongianus è l’unico comune della Provincia di Oristano che vede crescita e immigrazione. Nuove famiglie si sono formate all’interno del nostro staff e accogliamo sempre più neonati nella comunità.
L’economia locale, prima dell’apertura delle terme, si basava sull’estrazione della trachite, la pastorizia e l’agricoltura, dando alle nuove generazioni pochi posti di lavoro qualificati e costringendo la maggioranza all’emigrazione.
Oggi il Sardegna Grand Hotel Terme è la più grande SPA termale della Sardegna e il più grande datore di lavoro della zona, fornendo servizi terapeutici, benessere e ricreativi tutto l’anno a oltre 65.000 clienti, principalmente dell’isola. È uno dei pochi hotel annuali in Sardegna.
Godiamo quindi di un rapporto molto speciale con la comunità locale e l’ambiente, non solo offrendo posti di lavoro ma anche favorendo l’agricoltura locale, gestendo l’impatto ambientale, partecipando tramite la tassa di soggiorno allo sviluppo del paese, e fornendo nuovi servizi sanitari precedentemente disponibili solo sulla terraferma italiana.
Che impatto ha avuto la pandemia sul tuo progetto e sui progetti futuri?
Il Sardegna Grand Hotel Terme è un albergo orientato alla salute, convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale e dispone di un Comitato Scientifico composto da diversi medici. L’unità medica è dotata di macchine diagnostiche ed esegue molteplici analisi, compresi i test COVID sia per i dipendenti che per i clienti.
Durante la pandemia sono state necessarie nuove misure per mantenere elevati i livelli di sicurezza. Abbiamo reso contactless un gran numero di punti di contatto tra dipendenti e clienti. In tal senso il reparto IT interno ha creato nuovi moduli di check-in online, menu a codici QR sia per bar che per il ristorante, nuove modalità di verifica del conto e molto altro ancora. Tali funzionalità sono disponibili sul sito dell’hotel, sull’app interna e sui totem informativi sparsi nella hall.
Le procedure di sterilizzazione fanno già parte delle normali attività degli hotel termali. Siamo addestrati a combattere le contaminazioni batteriche che possono svilupparsi in ambienti caldi e umidi come le terme. La nuova forma contaminazione da COVID è stata rapidamente gestita utilizzando le normali modalità formative del personale sulla base di specifici protocolli scientifici forniti dall’Università di Padova.
La presenza dell’unità medica interna ha permesso la riapertura dopo il lockdown a fine maggio 2020, anche se con capacità ridotta, e da allora non abbiamo mai interrotto le operazioni.
In che modo lo Skål Sustainable Tourism Award ti ispirerà per i tuoi progetti futuri?
Vincere lo “Skål Sustainable Tourism Award” è un successo veramente significativo.
Sono entrata a far parte dello Skal Club Roma alla fine del 2020 perché ero consapevole dell’impegno dell’associazione nei confronti del Turismo Sostenibile. Skal Roma ha sul suo sito web l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e durante l’estate ha pubblicato il rapporto completo alle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Sento quindi una profonda affinità con tale sensibilità e sono grata che il nostro progetto sia stato scelto tra le molte eccellenti candidature in concorso.
Questo è molto motivante per tutti coloro che hanno contribuito, a partire dalla proprietà, al management, e a tutto il personale.
Sappiamo di essere sulla strada giusta per diventare un’impresa pienamente sostenibile e continueremo ogni sforzo per migliorare.