Nel mondo del turismo italiano, il nome di Giovanni Peroni evoca una figura di grande spessore, non solo per i suoi contributi accademici, ma anche per il suo impatto profondo e duraturo sull’intero settore. Professore ordinario di marketing all’Università “La Sapienza” di Roma e direttore del Centro Interfacoltà per il Turismo, Territorio e Ambiente (CITTA), Peroni ha lasciato una traccia indelebile nel panorama della formazione e dello sviluppo turistico in Italia. Per approfondire l’eredità che ha lasciato, abbiamo intervistato Antonio Percario, Membre d’Honneur di Skal International e amico di lunga data del Prof. Peroni. Nelle sue parole emerge non solo il grande professionista, ma anche l’uomo dietro il successo.
Skal Roma: Professore Percario, Giovanni Peroni ha svolto un ruolo fondamentale nel turismo italiano, sia a livello accademico che nella gestione del CITTA. Qual è stata, secondo lei, l’eredità più importante che ha lasciato in questo contesto?
Prof. Antonio Percario: Giovanni è stato un vero innovatore. Oltre al suo incarico come professore ordinario di marketing, ha fondato e diretto il Centro Interfacoltà per il Turismo, Territorio e Ambiente (CITTA), che ha avuto un ruolo cruciale nel ripensare l’approccio alla formazione turistica in Italia. La sua visione era molto chiara: il turismo non doveva essere trattato solo come un settore economico, ma come un sistema integrato che coinvolge il territorio, l’ambiente e la cultura. Ha sviluppato programmi interdisciplinari che hanno formato generazioni di professionisti, preparandoli ad affrontare sfide complesse e a cogliere le opportunità offerte dal settore turistico moderno. Giovanni credeva profondamente che il turismo fosse una chiave per la crescita economica, culturale e sociale dell’Italia, e questo è stato il suo grande lascito accademico.
Skal Roma: Negli anni ’80 e ’90, il Prof. Peroni ha creato e diretto il Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo (CST) ad Assisi, formando migliaia di professionisti del settore. Quali sono i suoi ricordi di quel periodo e cosa rendeva il CST così speciale?
Prof. Antonio Percario: Il CST è stata una delle più grandi realizzazioni di Giovanni. È riuscito a creare un centro di eccellenza che ha attratto studenti e professionisti da tutta Italia e dall’estero. Negli anni ’80 e ’90, il turismo italiano stava cambiando rapidamente, e Giovanni aveva capito che servivano operatori qualificati e una formazione superiore di altissimo livello. Il CST offriva non solo corsi di laurea e master innovativi, ma anche laboratori professionalizzanti che permettevano agli studenti di applicare sul campo ciò che imparavano. Il successo del centro si misurava non solo nel numero di laureati, ma nella loro qualità e nella loro capacità di portare avanti progetti innovativi. Ricordo come Giovanni fosse personalmente coinvolto in ogni dettaglio del CST, sempre presente e disponibile per i suoi studenti. Questo lo rendeva unico: la sua dedizione e il suo impegno personale verso la formazione di una nuova generazione di leader nel turismo.
Skal Roma: Il Prof. Peroni ha scritto il suo ultimo libro, Turismo Università e Cultura, in un periodo di salute già compromessa. Cosa rappresentava per lui questo progetto?
Prof. Antonio Percario: Scrivere quel libro è stata per Giovanni una vera e propria missione. Era consapevole delle sue condizioni di salute, ma nonostante tutto ha voluto portare a termine questo progetto. Turismo Università e Cultura rappresenta in pieno la sua visione del turismo come motore di sviluppo e la necessità di una formazione di alta qualità per i professionisti del settore. Nel libro, Giovanni denuncia apertamente la mancanza di operatori qualificati e atenei che offrano percorsi di formazione adeguati, evidenziando come l’Italia, nonostante le sue straordinarie risorse, fatichi a capitalizzare appieno il suo potenziale nel turismo. Era il suo modo di lasciare un’eredità intellettuale, di lanciare un messaggio forte e chiaro a chi lavora o aspira a lavorare nel settore: la formazione è essenziale. Nonostante la malattia, non ha mai smesso di pensare al futuro del turismo in Italia, e quel libro è un testamento di questa sua visione lungimirante.
Skal Roma: Il Prof. Peroni ha avuto una carriera internazionale straordinaria, ottenendo riconoscimenti come la laurea honoris causa dall’Universidad Catolica de Salta e il ruolo di Presidente del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT). Come era percepito a livello internazionale?
Prof. Antonio Percario: Giovanni era estremamente apprezzato a livello internazionale. Nonostante la sua grande umiltà, il suo lavoro parlava per lui. Era un ambasciatore perfetto per l’Italia, rappresentandoci nei più importanti consessi internazionali. Ricordo che quando fu nominato Presidente del Comitato Esecutivo dell’OMT, fu un momento di grande orgoglio per lui e per tutti noi. Ma ciò che lo distingueva davvero era la sua capacità di mantenere sempre i piedi per terra. Anche nei momenti di massimo riconoscimento, non si dimenticava mai delle persone, delle collaborazioni e delle amicizie che lo avevano aiutato nel suo percorso. Era un uomo curioso, sempre disposto a imparare dagli altri, e questo lo rendeva unico anche nella scena internazionale.
Skal Roma: Oltre alla sua carriera accademica e ai riconoscimenti internazionali, il Prof. Peroni ha lavorato come consulente, coordinando importanti piani di sviluppo turistico, come quello della Regione Puglia. Cosa lo rendeva così efficace in questo ruolo?
Prof. Antonio Percario: Giovanni era un professionista meticoloso. Quando coordinava un progetto, era in grado di ascoltare le esigenze di tutte le parti coinvolte, dalle comunità locali agli operatori privati, e di trovare soluzioni che riflettessero le peculiarità di ogni territorio. Era un grande fautore dello sviluppo turistico sostenibile, e credeva fermamente che ogni luogo dovesse essere valorizzato per ciò che lo rende unico. Ricordo il piano di sviluppo turistico della Regione Puglia: riuscì a creare una strategia che non solo rispondeva alle necessità economiche del territorio, ma che rispettava anche l’identità culturale della regione. Giovanni sapeva che il turismo non era solo business, ma una forma di arricchimento culturale reciproco.
Skal Roma: Lei era anche un caro amico del Prof. Peroni. Quali sono i suoi ricordi personali di lui, al di là del professionista?
Prof. Antonio Percario: Giovanni era prima di tutto una persona straordinaria. È difficile esprimere a parole quanto fosse generoso e attento agli altri. Anche nei momenti più difficili della sua vita, quando la malattia lo stava debilitando, non smetteva mai di prendersi cura delle persone intorno a lui. Era uno di quegli amici che sapeva sempre come starti vicino nei momenti di bisogno, con una parola di incoraggiamento o un consiglio prezioso. La sua intelligenza era pari solo alla sua umanità. Anche quando ci incontravamo per parlare di lavoro, finivamo per discutere della vita, delle nostre passioni comuni e delle sfide quotidiane. Era un maestro, ma anche un compagno di viaggio, e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo nel mondo accademico e professionale, ma anche tra tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo personalmente.
Biografia essenziale del Prof. Giovanni Peroni
- Formazione e carriera accademica
- Giovanni Peroni è stato Professore ordinario di Marketing all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
- Ha fondato e diretto il Centro Interfacoltà per il Turismo, Territorio e Ambiente (CITTA), un istituto dedicato allo studio delle dinamiche turistiche, territoriali e ambientali.
- Ha dedicato gran parte della sua carriera accademica alla formazione di operatori del turismo e alla ricerca sulle tendenze del marketing turistico, divenendo un punto di riferimento nel settore.
- Fondazione del Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo (CST)
- Negli anni ’80 e ’90 ha creato e diretto il Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo (CST) ad Assisi, un progetto che ha rivoluzionato la formazione universitaria nel settore turistico in Italia.
- Il CST ha offerto un Master sulle discipline turistiche, che ha riscosso grande successo, seguito dal lancio di un triennio di Diploma Universitario in Economia dei servizi turistici e di un corso quadriennale di Laurea in Economia del Turismo.
- Il centro ha formato oltre duemila studenti e numerosi professionisti attraverso i Laboratori Professionalizzanti.
- Peroni ha guidato la pubblicazione di oltre 50 testi sulle principali discipline turistiche e ha stabilito accordi con importanti aziende e università internazionali, confermando il CST come un centro di eccellenza.
- Pubblicazioni
- Giovanni Peroni ha scritto numerose opere dedicate al turismo, al marketing e alla gestione territoriale.
- La sua ultima opera, Turismo Università e Cultura, è una riflessione critica sulla mancanza di validi operatori turistici in Italia e sull’importanza di investire nella formazione universitaria.
- Tra le sue altre pubblicazioni significative si ricordano:
- Turismo e ricerche di mercato (1962)
- Marketing turistico (1989, 10 ristampe)
- Fondamenti di marketing turistico territoriale (2008)
- Ha curato il Repertorio Europeo delle Professioni Turistiche, adottato dalla CEE, e diverse opere riguardanti il franchising e la telematica nel settore turistico.
- Incarichi internazionali e riconoscimenti
- Nel corso della sua carriera, Peroni ha rappresentato l’Italia in numerosi contesti internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti:
- Laurea honoris causa conferita dall’Universidad Catolica de Salta (Argentina) nel 2000.
- Nomina a Presidente del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).
- Vicepresidente della Commissione Europea dell’OMT per otto anni.
- È stato rappresentante dell’Italia nella “Conferenza Mondiale sul Turismo” a Manila e in numerosi gruppi di lavoro della CEE a Bruxelles.
- Nel 2011 è stato nominato Cittadino Onorario di Assisi per i suoi meriti nel settore turistico e per il contributo allo sviluppo della città.
- Nel corso della sua carriera, Peroni ha rappresentato l’Italia in numerosi contesti internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti:
- Contributi al settore turistico come consulente
- Giovanni Peroni ha lavorato come consulente per lo sviluppo turistico territoriale per diverse regioni italiane, inclusa la Regione Lazio e la Regione Puglia, contribuendo a definire strategie sostenibili per il turismo.
- Ha collaborato con istituzioni come l’ENIT (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) e il Ministero del Turismo, per le quali ha curato numerosi studi e ricerche di mercato, tra cui il celebre studio sugli “Aspetti motivazionali e tendenze del mercato turistico internazionale” negli anni ’60.
- Ha diretto la ricerca “Progetto formativo: Turismo 90”, una delle più importanti ricerche italiane sul settore, realizzata per conto del Ministero del Lavoro.
- Impegno verso la formazione professionale
- Ha dedicato gran parte della sua carriera alla creazione di percorsi formativi innovativi per il settore turistico, con particolare attenzione alla professionalizzazione degli operatori.
- Il suo lavoro presso il CST di Assisi ha portato alla nascita del Repertorio Europeo delle Professioni Turistiche, che ha contribuito alla standardizzazione delle competenze professionali in Europa.
- Ultimi anni e impegno sociale
- Nel corso della sua carriera, Giovanni Peroni ha continuato a promuovere la formazione di qualità anche durante gli ultimi anni di vita.
- Ha dedicato i proventi del suo ultimo libro, Turismo Università e Cultura, alla Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, dimostrando ancora una volta il suo impegno verso il sociale e il benessere collettivo.
- Eredità personale e umana
- Oltre ai suoi successi professionali, Giovanni Peroni era noto per la sua gentilezza e umanità. I suoi colleghi e studenti lo ricordano come un uomo di grande generosità e spirito collaborativo, sempre disposto a offrire supporto e guida.
- La sua dedizione verso il turismo italiano e internazionale, unita alla sua passione per la formazione, continua a ispirare le nuove generazioni di professionisti del settore.