Approfittando di questo rallentamento del mercato, bisognerà ripresentare i nostri alberghi più competitivi di prima, più digitalizzati, rinnovati, brillanti.
Bisogna lavorare sul terreno più sottile dello scardinamento della paura, sulla forza tranquilla del paese e sulla totale affidabilità dei nostri alberghi.
Il punto del rilancio del settore turistico passa attraverso un insieme di iniziative: campagna straordinaria di finanziamento per l’ammodernamento delle strutture (più digitale, adeguamento ambientale, domotica, rinnovo degli arredi) soprattutto quest’ultimo è anche una straordinaria domanda aggiuntiva per le imprese italiane del mobile, del design e dell’impiantistica; creazione di una struttura per la prenotazione digitale in grado di costituire un’alternativa allo strapotere delle varie piattaforme digitali; liberalizzare la gestione alberghiera, permettendo tutti gli adeguamenti e diversificazioni (camere, ristorante, ecc.) comunque in armonia con le leggi urbanistiche; regolamentare l’offerta degli affitti brevi, facendola uscire dal sommerso.
Con questi punti avremo un rilancio della nostra industria dell’ospitalità. Non torneremo come prima, ma migliori di prima.